AMBIENTE E BENESSERE


Come ricercatori, siamo fortemente interessati al ruolo dell’ambiente sul benessere dell’individuo. Con il termine ambiente facciamo riferimento non solo all’ambiente sociale in cui i bambini e gli adulti interagiscono, ma anche all’ambiente fisico e alle influenze che questo ha sullo sviluppo e sul benessere.

Sono diversi i progetti che ci hanno visto coinvolti negli anni, in particolare il nostro interesse è diviso in due macro aree:

1. Lo studio degli effetti dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua sullo sviluppo socio-cognitivo dei bambini;

2. La studio degli effetti dell’ambiente sulla capacità di apprendimento dei bambini in età scolare.

Gli effetti dell’inquinamento di acqua e aria sullo sviluppo e sul benessere dei bambini?

Il nostro team in collaborazione con il dott. Paolo Girardi ha dato il via al progetto TEDDY Child, acronimo di: “Tracing the Environmental Determinants of the Development of Your Child”.

Il progetto ha due obiettivi principali, da un lato studiare la relazione tra inquinamento da PFAS dell’acqua e funzionamento cognitivo, presenza di difficoltà comportamentali e capacità di regolazione sociale ed emotiva; dall’altro indagare come l’inquinamento dell’aria (es. Pm10 e Pm2.5) possa avere un effetto sullo sviluppo del bambino.

Per studiare il legame tra inquinamento dell’acqua e sviluppo del bambino stiamo collaborando con le famiglie residenti in Veneto nelle zone contaminate, dette “Aree Rosse”. Attraverso un approccio multi-metodologico e adottando un modello socioecologico-transazionale (Bronfenbrenner, 1986; Sameroff, 2009) stiamo studiando come l’interazione tra fattori individuali, contestuali e l’esposizione a PFAS possa influenzare i principali domini dello sviluppo. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a vistare il sito TEDDY CHILD

Per studiare gli effetti dell’esposizione a inquinamento dell’aria sullo sviluppo stiamo coinvolgendo migliaia di famiglie residenti in tutta Italia e associando i dati relativi alla concentrazione di Pm10 e Pm2.5 nell’aria in diverse zone di residenza con lo sviluppo del bambino, il suo benessere sempre controllando per altri fattori contestuali di grande rilievo (dal contesto familiare alle caratteristiche individuali). Per questo studio stiamo collaborando anche con la Prof. Silvia Lanfranchi esperta in sviluppo tipico e atipico.


Se sei interessato al nostro lavoro, dai un’occhiata ad alcuni dei nostri studi:


Gli effetti della natura sull’apprendimento e sul benessere

Lo scopo del progetto di ricerca sull’aula all’aperto è quello di valutare l’effetto dell’esposizione diretta alla natura sull’apprendimento e sul benessere in bambini della scuola primaria.

Dalla letteratura emerge che l’esposizione alla natura – anche per un breve periodo di tempo – ha un effetto rigenerativo sull’attenzione diretta (Kaplan, 1995), ma non è ancora stato dimostrato che apprendere all’aperto possa preservare questa risorsa cognitiva. Inoltre, gli studi affermano che i livelli di stress nella natura si abbassano (Ulrich et al., 1991), ma non è ancora stato indagato se questo effetto perduri anche in un contesto di classe all’aperto. Infine, sebbene in letteratura sia assodata l’associazione positiva tra maggiore tono cardiaco vagale e migliore performance cognitiva (Thayer & Lane, 2009), nessuno studio si è ancora occupato di verificare se questa relazione esista anche all’aperto.


Nell’ultimo anno, abbiamo indagato il ruolo dell’ambiente di apprendimento (al chiuso o nella natura) sui processi attentivi dei bambini in interazione con le loro capacità di auto-regolazione emotiva e fisiologica.

I partecipanti dello studio sono stati 42 bambini e bambine frequentanti le classi quarte e quinte (8-10 anni) di una scuola primaria. 

Abbiamo condotto diverse prove individuali e collettive nei due ambienti di apprendimento durante delle lezioni scolastiche costruite ad hoc per la ricerca. Nello specifico, abbiamo misurato l’abilità di comprensione del testo orale (lezione frontale), il grado di apprendimento di un argomento di scienze (lezione interattiva), la performance in un compito scolastico di base (lezione frontale), le capacità attentive. Inoltre, abbiamo rilevato alcune caratteristiche individuali quali il benessere momentaneo percepito, il vocabolario ricettivo, le abilità di regolazione emotiva e fisiologica, l’allocazione delle risorse attentive e le capacità di controllo inibitorio.



Se sei interessato al nostro lavoro, dai un’occhiata ad alcuni dei nostri studi: