SELF - REGULATION, BENESSERE E APPRENDIMENTO

La regolazione emotiva è una competenza fondamentale per il funzionamento adattivo dei bambini in vari ambiti, tra cui lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo e la capacità di far fronte alle sfide della vita quotidiana (Cole, Martin e Dennis, 2004; Graziano, Reavis, Keane e Calkins, 2007).

È stata comunemente definita come la capacità di controllare, valutare e modificare le reazioni emotive in risposta ai cambiamenti ambientali al fine di raggiungere un obiettivo specifico (Thompson, 1994).

In questo contesto, la regolazione delle emozioni include due componenti: la regolazione socio-emotiva, che si riferisce alla risposta all'interazione sociale in vari contesti emotivi; e la regolazione cognitiva, che si riferisce ai processi cognitivi come le funzioni esecutive e la risoluzione dei problemi necessari per scegliere e applicare la corretta strategia di regolazione delle emozioni (Liebermann, Giesbrecht e Müller, 2007).

Entrambe le componenti della regolazione emotiva iniziano a svilupparsi presto durante il periodo della scuola dell'infanzia, formando una base critica che porrà le basi per l'instaurazione di processi cognitivi superiori fino all'età adulta.

La regolazione emotiva è uno dei domini essenziali che consente al bambino di funzionare bene e adattarsi alle sfide ambientali, sociali e cognitive quotidiane, comprese quelle vissute all'interno dell'ambiente scolastico.


Nel corso degli anni, abbiamo indagato il ruolo dell'autoregolazione dei bambini (fisiologica, emotiva e cognitiva) come moderatore dell'effetto dell'ambiente sul benessere dei bambini e sul funzionamento scolastico.


Per fare ciò, ci siamo principalmente basati su un indice fisiologico di regolazione emotiva correlato della capacità dei bambini di adattarsi alle richieste ambientali: ovvero, l'influenza del ramo parasimpatico del sistema nervoso autonomo sul nodo seno-atriale del cuore (ovvero, il tono vagale cardiaco). Secondo la teoria dell'integrazione neuroviscerale (Thayer, Hansen, Saus-Rose e Johnsen, 2009), questo indice di regolazione emotiva riflette l'attività della PFC (corteccia prefrontale) e l'evidenza empirica suggerisce che un basso tono vagale cardiaco in condizioni di riposo è associato a prestazioni peggiori in compiti che coinvolgono le funzioni cognitive ed esecutive (ad esempio: la memoria di lavoro, l'efficienza cognitiva e il controllo inibitorio) nei bambini in età scolare (Marcovitch et al., 2010; Staton, El-Sheikh e Buckhalt, 2009). Inoltre, un elevato tono vagale cardiaco è associato a minori problemi emotivi e comportamentali durante l'adolescenza.

Il nostro focus è incentrato principalmente sui bambini in età scolare (tra la scuola dell'infanzia e i primi anni della scuola elementare). Indaghiamo come l'ambiente scolastico, il supporto familiare e il basso status socioeconomico possano avere un impatto sul benessere fisico ed emotivo dei bambini, nonché sui processi cognitivi di base. Studiando l'impatto di diversi ambienti (percepiti dal bambino come più o meno stressanti) sullo sviluppo del bambino, ci siamo concentrati sulla variabilità individuale e in particolare sul possibile ruolo protettivo della regolazione emotiva, utilizzando come indice il tono vagale cardiaco dei bambini.


Nel corso degli anni abbiamo, infatti, portato prove a sostegno dell'idea che la regolazione emotiva (ma non solo) è importante per diversi aspetti del benessere e dell'apprendimento dei bambini in età scolare!


Se sei interessato al nostro lavoro, dai un'occhiata ad alcuni dei nostri studi: